Vende parti di corpo umano: una donna ha guadagnato soldi illeciti grazie ad un traffico orribile, cosa sappiamo
In tempi moderni è sempre più facile avere a che fare con storie sconvolgenti, purtroppo molte di queste sfociano nel macabro. È il caso di una vicenda da poco successa in Arkansas, negli Stati Uniti d’America, che vede protagonista una donna di circa 36 anni: vende parti di corpo umano, la decisione del giudice.
Ne ha ricavato una somma considerevole. Tutto questo, ovviamente, è assolutamente vietato negli USA e in buona parte del resto del mondo. Le indagini hanno portato la trentaseienne di Little Rock e il suo acquirente a dover comparire in tribunale. Entrambi stanno per ricevere una sentenza da parte del giudice.
Giudicata di aver adottato una “condotta scioccante e depravata“, la donna ha visto il proprio processo essere rinviato più volte ed ora, rivela la CBS, la data della sentenza è fissata per il prossimo 7 giugno.
I pubblici ministeri sostengono che Candace Chapman Scott, questo è il nome della donna accusata di aver venduto parti del corpo umano per un totale di quasi 11 mila dollari. Da quanto si apprendere, l’accusata dovrebbe rimanere in carcere già da prima che avvenga il processo. Il soggetto, infatti, si riterrebbe come a rischio fuga.
Tuttavia, poiché Scott non è stata giudicata potenzialmente pericolosa, è molto probabile che non verrà incarcerata. Almeno fino al processo. Dopo bisognerà vedere quale sarà la scelta del giudice. La possibilità degli arresti domiciliari è molto alta secondo le leggi federali. Ma per avere un quadro completo, è bene fare i conti con la ricostruzione della storia.
Stando a quanto emerso dalle indagini, Scott lavorava in un importante obitorio dell’Arkansas e questo la permetteva di entrare in contatto con diversi cadaveri il cui destino era quello di essere cremati oppure utilizzati a scopo di ricerca dai studenti dell’università.
Questa sua occupazione principale le ha permesso di dare vita ad una macabra e terribile seconda attività illecita. Messasi in contatto con un uomo della Pennsylvanya attraverso Facebook, tale Jeremy Lee Pauley della città di Enola, la donna gli ha proposto di comprare parti e resti del corpo umano.
L’accusata si sarebbe offerta di rimediare di tutto: dalle parti del volto fino agli organi interni. Passando anche per i feti. In uno scambio di messaggi si legge come Scott abbia proposto a Pauley degli sconti sui feti non in condizioni ottimali. Le transazioni in tutto sono state 16 per un totale di 10.975 dollari certificati. Esattamente 9.980 euro. L’acquirente, un uomo è stato condannato a sette anni di carcere più una multa di 15 mila dollari principalmente per abuso di cadavere.
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