È la domanda che ci facciamo tutti: come si raggiunge la felicità? Oggi gli scienziati sono convinti di aver trovato la risposta
Tutti dovremmo tendere alla felicità. È una questione di amor proprio, potremmo persino dire di sopravvivenza. Pensate che, addirittura, gli Stati Uniti hanno inserito nella loro Costituzione il diritto alla felicità di ogni loro cittadino. E oggi, proprio dagli States arriva un importante ricerca che ci spiega cosa realmente ci rende felici.
Il concetto di felicità è quanto di più volatile e soggettivo possa esistere nella vita. Ognuno di noi avverte sensi di felicità, più o meno lunghi oppure più o meno passeggeri. Questo perché, purtroppo o per fortuna, la felicità non può essere una condizione stabile. Qualora fosse stabile, forse inizieremmo a non accorgercene, proprio come non ci accorgiamo di respirare ogni secondo della nostra vita.
Alcune persone sono maggiormente predisposte a essere felici. Si tratta di caratteristiche insite nel DNA che le fanno essere più ottimiste e più proattive. Ma vi è poi la vita, che comprende la stragrande maggioranza delle componenti che possono innescare o meno la felicità. Ecco, allora, cosa ci rende realmente felici, stando a una interessante ricerca effettuata dall’Università di Harvard.
Tutto è contenuto nei risultati ottenuti dall’Harvard Study of Adult Development, uno degli studi più longevi sull’argomento. Una ricerca durata quasi 90 anni, dato che è iniziata nel 1938, in cui 724 persone di diversa estrazione economica e sociale sono state seguite sin dalla loro adolescenza. Il team di ricerca di Harvard ha raccolto vari tipi di informazioni personali e sulla salute di questi soggetti.
Una ricerca piuttosto seria, perché aveva degli step biennali in cui le persone inserite nel programma dovevano rispondere a un questionario riguardante lo stato di equilibrio mentale ed emotivo, estese all’ambito famigliare. Ebbene, è proprio questo il fulcro del risultato ottenuto ad Harvard.
La felicità non viene generata né dai soldi, né dal successo, né dalla posizione sociale. Secondo quanto emerge sono le relazioni, sono i legami personali a migliorare l’umore di tutti noi e, quindi, detto banalmente, a creare felicità. Viceversa, invece, la solitudine e l’isolamento (soprattutto quando subiti) sono elementi di disturbo per il raggiungimento della felicità.
La ricerca ha rilevato che chi partecipava a eventi o faceva volontariato (due tra i modi più comuni di allargare le cerchie sociali) era più felice. L’altro elemento fondamentale per la felicità è la capacità di non crucciarsi troppo per ciò che ci accade, farsi scivolare addosso le banalità e concentrarci su noi stessi e su ciò che ci fa stare realmente bene.
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