In pensione per i nati dal 1964 in poi: le possibilità reali e le misure attualmente in vigore

Come può andare in pensione chi è nato dal 1964 in poi? Ecco le misure attualmente in vigore per questa fascia di età.

I nati dal 1964 in poi, e che dunque non hanno ancora 60 anni, possono andare prima in pensione? In questo articolo vi spieghiamo quali sono le misure attualmente in vigore per riuscirci.

Pensione per chi ha meno di 60 anni: come si fa
Pensione per chi ha meno di 60 anni: come si fa – 12mesi.it

Chi è nato nel 1964 compirà 60 anni il prossimo anno. Troppo pochi per accedere alla pensione con la legge Fornero o con Quota 103. Non si potrà aggrappare nemmeno ad Ape sociale che richiede un requisito anagrafico di almeno 63 anni. Come fare, allora, per andare prima in pensione?

Attualmente le misure che prevedono il pensionamento prima dei 60 anni non sono molte e, comunque, tutte richiedono di soddisfare requisiti molto specifici. Ad esempio una donna può andare in pensione a 56 anni ma solo se ha almeno 20 anni di contributi e un’invalidità pari o superiore all’80%. L’età pensionabile si abbassa ulteriormente a 51 anni se l’invalidità riguarda la vista. Ma si tratta, appunto, di situazioni limite e molto specifiche.

Pensione per chi è nato dal 1964 in poi: quali sono le possibilità

In Italia le misure di pensione anticipata non mancano ma, nonostante tutto, è difficile riuscire ad accedere alla pensione prima di aver raggiunto i 60 anni. Il problema è anche un altro: i nati dal 1964 in poi rischiano di non poter lasciare il lavoro nemmeno a 67 anni.

Chi è nato dopo il 1964 spesso ha pochi contributi
Chi è nato dopo il 1964 spesso ha pochi contributi – 12mesi.it

Una persona nata nel 1964 oppure dopo, se ha almeno 42 anni e 10 mesi di contributi, o 41 anni e 10 mesi nel caso delle donne, può accedere alla pensione anticipata ordinaria. Se poi ha versato almeno 1 anno di contributi prima di aver compiuto 19 anni e rientra nelle categorie dei caregiver o degli addetti a mansioni usuranti o ha un’invalidità pari o superiore al 74%, può beneficiare di Quota 41.

Infine le donne con almeno 1 figlio e almeno 35 anni di contributi possono accedere a Opzione donna a 59 anni di età che scendono a 58 se i figli sono almeno 2. Anche in questo caso, però, bisogna rientrare in categorie specifiche: caregiver, disabili almeno al 74%, disoccupate o dipendenti di aziende in crisi.

Il problema, dunque, è che per poter andare in pensione prima dei 60 anni è necessario aver maturato molti contributi. I nati dal 1964 in poi spesso hanno iniziato a lavorare tardi e hanno carriere discontinue. Questo è il vero problema perché con pochi contributi e con stipendi bassi non si può andare in pensione nemmeno a 67 anni. Infatti la legge Fornero ha stabilito che per andare in pensione a 67 anni è necessario:

  • avere almeno 20 anni di contributi;
  • aver maturato una pensione pari almeno a 1,5 volte l’importo dell’Assegno sociale.

Diversamente si dovrà lavorare fino a 71 anni e a quel punto basteranno anche solo 5 anni di contributi. Chi è nato nel 1964 e ha iniziato a lavorare dopo il 1995, rientra nel sistema contributivo puro il quale, al fine del calcolo della pensione, tiene conto solo dei contributi versati. Con carriere discontinue e stipendi bassi, va da sé che i contributi saranno bassi e difficilmente a 67 anni una persona avrà raggiunto i requisiti fissati dalla Fornero per poter smettere di lavorare.

Ecco perché il Governo Meloni sta valutando la possibilità di considerare anche le pensioni integrative al fine del calcolo dei contributi e dell’importo dell’assegno previdenziale in modo da dare la possibilità anche a chi ha pochi contributi di poter andare in pensione non oltre i 67 anni.

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