I tassi di interesse sempre più alti i mutui sono diventati un incubo per gli italiani. Ecco cosa scegliere tra fissi e variabili.
La Banca Centrale Europea sta seguendo una direzione che mette i cittadini in ginocchio ma ancora non sembra intenzionata a fare retromarcia. Con la scusa dell’inflazione alta la BCE ha iniziato ad alzare i tassi di interesse e non si ferma più.
La conseguenza più evidente di questa decisione è l’impossibilità per le famiglie di sostenere una rata del mutuo. Chi ha sottoscritto in passato un mutuo conveniente a tasso variabile si è ritrovato con importi raddoppiati. In tanti hanno cercato di stabilizzare la situazione chiedendo rinegoziazioni e surroghe ma i risultati non sono certo quelli sperati.
Chi intende sottoscrivere un mutuo, invece, si trova nella condizione di dover decidere tra accettare una rata altissima – dagli 800 euro in su mediamente – al vedersi rifiutare la richiesta perché lo stipendio non è sufficiente proprio a causa della rata elevata. Cosa devono fare i cittadini in questo contesto? Qual è il mutuo più abbordabile?
Cedere all’affitto è l’ultimo passo che i cittadini vorrebbero affrontare. In Italia c’è il culto della casa di proprietà e rinunciare all’idea del proprio nido personale è difficile. Come destreggiarsi, dunque, nel mondo caotico dei mutui di oggi?
Innanzitutto occorre calcolare la capacità di mutuo per capire quale somma la banca sarà disposta a concedere. L’operazione tiene conto del reddito netto, dei finanziamento in corso e il risultato non deve superare il 33/35% delle entrate nette al mese.
Una volta che si è a conoscenza dell’importo da richiedere bisogna iniziare a raccogliere più preventivi da diverse banche per valutare sia i tassi applicati che le spese aggiuntive (TAN e TAEG). Poi la scelta più complessa, tasso fisso o tasso variabile?
Il fisso rimane uguale per tutta la durata del mutuo, il variabile cambia in base alle condizioni di mercato e può prevedere un cap, un tetto massimo che non si può superare. Poi ci sono i mutui a tasso misto nati da una combinazione dei precedenti. Il tasso si può cambiare periodicamente.
Per capire quale conviene occorre pensare nel lungo termine e confrontare i preventivi nonché gli interessi che si andranno a pagare. In Italia si utilizza l’ammortamento alla francese con i primi anni in cui si pagano principalmente gli interessi e spese extra maggiori. Solo con preventivi alla mano si può capire qual è la strada da percorrere.
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